La fotografia digitale
Scattare fotografie, realizzare immagini dai colori suggestivi, immortalare attimi di vita in tutti i sui aspetti oggi è realmente alla portata di tutti. Grazie alle macchine fotografiche digitali e ancora di più ai moderni telefoni cellulari ognuno di noi si trasforma molto facilmente in un più che rispettabile creatore di fotografie degne di essere mostrate con palese compiacimento.
Senza porsi alcun problema di illuminazione, movimento del soggetto, distanza, si inquadra e si scatta. A tutti questi problemi ci pensa l‘apparecchio che utilizziamo.
Ed il tempo per vedere il risultato? Nessuno. Già pronta la foto stivata nella memoria infinita della scheda. Passerà su un PC. Arriverà sui social, farà anche capolino sul televisore di casa, per essere poi soppiantata dalla prossima mitragliata di nuove immagini, sparate a raffica; tanto scattare decine di fotografie non costa nulla. Massimo rendimento produttivo nel minor tempo impiegato.
E’ questa oggi in sintesi la fotografia digitale. Offre possibilità infinite. Lavorazione a posteriori delle immagini con possibilità incredibili. Qualità, praticità, rapidità.
Ma…non si è forse perso qualcosa?
Viste con il cuore. Scattate con amore
Pensare una immagine, attendere o sistemare una luce, studiare luci ed ombre, scegliere una pellicola piuttosto di un’altra. Progettare nella mente la fotografia che vogliamo realizzare. Costruirla pezzo per pezzo all’interno di un processo creativo che impegna la nostra fantasia, sollecita il nostro estro creativo o almeno lo stimola.
Armeggiare con la nostra macchina stabilendo il tempo di scatto, il diaframma, la profondità di campo desiderata per evidenziare parti della composizione.
Poi decidere quale ottica (fissa perché gli zoom hanno una qualità ottica inferiore) utilizzare per ottenere l’inquadratura desiderata spostandoci inoltre avanti o indietro e misurare con l’esposimetro la quantità di luce della scena tra luci ed ombre.
E quindi lo scatto, l’atto liberatorio, concreto del catturare con un clic tutto questo processo che ci ha assorbito, un atto creativo maturato con il nostro impegno.
Un fascino perduto da riscoprire
Ed ancora, a seguire, il processo di sviluppo del negativo che maneggiamo con cura ed attenzione per non vanificare tutto il lavoro precedente. Il buio, necessario innanzi tutto per caricare la sviluppatrice del rullino, è una dimensione sconosciuta a tanti, che quando viene padroneggiata con gesti precisi infonde sicurezza, pace, rilassamento.
Poi srotolarlo curioso facendo scorrere la striscia alla ricerca del nostro capolavoro.
La magia della camera oscura
Ed infine la camera oscura. Luogo mitico dove avvengono le magie proprie dei maghi e fattucchiere. Dal nulla sulla carta tra luci rosse nascono sui fogli le immagini che dal nostro sguardo e la nostra tenacia sono divenute oggetti concreti e maneggiabili:
LE FOTOGRAFIE
Tutto questo chi fa fotografia oggi non lo ha mai provato. Queste sensazioni, questi tempi lenti, queste emozioni non si provano assolutamente più. Tutto ciò che impegnava il fotografo per la realizzazione di una immagine ora è confluito dentro gli apparecchi digitali. Pensano a tutto loro: ci semplificano il processo ma ci levano assolutamente ogni emozione figlia dell’impegno, ci sottraggono molto del piacere che si prova nel tenere tra le mani una immagine costruita passo dopo passo sino al risultato finale.
Questi sono i momenti che vivremo insieme accompagnandoti in questa nuova dimensione